La Musica Liquida in alta definizione
Cos’è la Musica Liquida e come ascoltarla.
Se guardiamo al passato, l’ultimo secolo della nostra Storia ha segnato enormi progressi in ogni campo, dalla nascita dell’automobile, all’aviazione, le scoperte della medicina a finire con le radiotrasmissioni, il telefono, la televisione e, non ultima, la riproduzione musicale.
In un lasso di tempo relativamente breve si è passati dall’incisione del messaggio musicale su rulli in morbida cera, al vinile, alle musicassette, fino ad arrivare ai Compact Disc Audio.
Tutt’ora gli audiofili più puristi ed intransigenti ritengono il vinile uno dei migliori supporti, a livello qualitativo, per la riproduzione musicale.
I diversi media che si sono alternati e seguiti negli anni sono stati tutti quanti legati da un elemento comun denominatore, ovvero la presenza di un supporto fisico su cui il messaggio musicale veniva immagazzinato per poi poter essere riprodotto da appositi lettori.
Questo fattore comune, ovvero il supporto materiale, sta lasciando il passo ad una nuova modalità di fruizione della musica.
La musica, quindi, svincolata del proprio supporto fisico viene chiamata, con un neologismo coniato dal Direttore Paolo Corciulo della rivista Suono, Musica Liquida.
Per musica liquida, quindi, si intende una modalità di riproduzione musicale che prescinde dal supporto tradizionale e che diventa smaterializzata: al compact disc, alla musicassetta, al vinile, si sostituiscono i files digitali in formato WAV, FLAC, AIFF, MP3 e similari.
Il primo formato a prendere piede è stato il formato compresso MP3 che, in pochi Megabyte, consentiva di memorizzare un intero album musicale, pur se con evidenti livelli di compressione.
Se questa modalità di ascolto poteva essere adeguata ad un lettore portatile, il famosolettore MP3 da passeggio, sicuramente non era di qualità soddisfacente per l’audiofilo evoluto, che mai sarebbe sceso a compromessi di ascolti di materiale musicale compresso.
Nel tempo, tuttavia, grazie anche alla disponibilità di hard disk di maggiore capienza e capacità di memorizzazione, il formato MP3 ha iniziato a lasciare il posto a codifiche senza perdita di qualità, che mantenevano inalterato il messaggio musicale originale
Ecco dunque che si iniziano ad affermare i formati WAV (il formato nativo del Compact Disc Audio) e l’innovativo formato FLAC (a bassa occupazione di spazio, ma senza perdite dovute a compressioni del messaggio musicale).
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